Vittima e carnefice in manette nel giro di pochi minuti. E’ singolare l’epilogo di un regolamento di conti tra due marocchini, con precedenti per droga, che ieri pomeriggio si sono affrontati all’interno dei giardini Margherità per poi finire entrambi in carcere.
Uno dei due, di 40 anni, si trovava vicino alla Serre e stava guardando il cellulare quando l’aggressore lo ha colpito alle spalle con un coltello per poi fuggire lasciando cadere la lama. Sul posto sono intervenuti per primi i carabinieri, mentre tre testimoni, dopo aver assistito alla scena, hanno inseguito il fuggitivo, due a piedi e uno a bordo del suo scooter, chiamando nel frattempo il 113. In particolare uno dei cittadini ha pedinato l’accoltellatore per tutta via Santo Stefano, comunicando la sua posizione agli agenti, fino a quando l’uomo, anche lui di 40 anni, non si è nascosto in un bidone dell’immondizia, in via Zamboni. Ed è proprio qui che i poliziotti lo hanno bloccato e arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Nel frattempo la vittima è stata portata all’ospedale Maggiore in codice 2 (media gravità). Il secondo arresto è avvenuto quando i carabinieri hanno scoperto che anche lui era ricercato perché deve scontare un anno e 8 mesi per spaccio. Secondo gli investigatori, visti i precedenti dei due (entrambi noti per fatti di droga), si è trattato di un regolamento di conti tra pusher