Ormai in Grecia le fiamme hanno distrutto un’area grande quanto l’intera Londra. Il più immenso incendio della storia d’Europa, da quando esistono i registri del 2000, non accenna a placarsi: sono tredici giorni, a partire dal 19 agosto, che le fiamme imperversano nella vasta regione tra Alessandropoli ed Evros, non lontano dai confini turchi.
Il nord-est di un Paese già piegato dalle emergenze di Rodi e Corfù, è ora in totale difficoltà: il fuoco ha contribuito alla morte di 20 persone, tra cui un gruppo di migranti, e adesso avanza continuando a devastare case, strutture e insediamenti soprattutto nella foresta di Dadia-Lefkimi-Soufli dove il Wwf stima che il 30% dei boschi protetti sia andato perduto.