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Tragedia in Friuli, morti due finanzieri durante una scalata: la Procura apre un’inchiesta


Notte di tragedia in Friuli per la morte di due finanzieri soccorritori di 28 e 30 anni caduti in parete nella notte tra mercoledì e giovedì mentre salivano in cordata una via nel cuore delle Alpi Giulie Occidentali, sul Monte Mangart, al confine tra Italia e Slovenia. La Procura di Udine ha aperto un’inchiesta

Le vittime si chiamavano Giulio Alberto Pacchione (nato a Reggio Emilia il 4 luglio 1995 e originario della provincia di Teramo) e Lorenzo Paroni (nato a Pordenone il 6 gennaio 1993 e originario di Montereale Valcellina). Entrambi in Guardia di Finanza in servizio a Tarvisio. Entrambi facevano parte anche della stazione di Cave del Predil del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico: Paroni era a tutti gli effetti già un Tecnico del Soccorso Alpino, mentre Pacchione era un aspirante soccorritore e avrebbe dovuto a breve sostenere l’esame di ingresso per entrare nel Corpo.

Ipotesi distacco

Stavano risalendo la via Piussi, un sesto grado che percorre il verticale pilastro nord lungo una traccia ad alta difficoltà. Le dinamiche dell’incidente sono al vaglio degli inquirenti, ma ad una prima valutazione si sarebbe trattato di una fatalità, scatenata da un probabile crollo o distacco dall’alto che ha trascinato entrambi giù. Impossibile al momento valutare l’ora dell’incidente e a che punto della parete sia avvenuto. I due non risultavano raggiungibili né tramite dispositivi telefonici né attraverso dispositivi radio che avevano al seguito.

L’allarme è scattato tardi in quanto era nota la difficoltà della via, che richiede tempo e impegno, ed erano altrettanto note le altissime capacità dei due alpinisti. I colleghi in caserma hanno iniziato a preoccuparsi intorno alla mezzanotte di ieri si sono portati a Fusine Laghi e poi nei pressi del Rifugio Zacchi, dove era stato parcheggiato il loro mezzo. Una volta giunti a piedi alla base della parete la scoperta della tragedia, che lascia presupporre una caduta di diverse decine di metri.

Il recupero dei corpi dei due giovani, ancora legati in cordata, è avvenuto questa mattina intorno alle 8:30, con l’elicottero della Protezione Civile e le salme si trovano all’obitorio di Tarvisio presso il Cimitero Plezzut, dove sono attesi i parenti.

Lorenzo Paroni (sx) e Giulio Alberto Pacchione (dx) dopo aver realizzato una discesa di sci ripido delle Alpi Giulie (fonte Cnsas Fvg)

 

Il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti si è detto “molto addolorato per queste giovani vite spezzate mentre svolgevano il loro lavoro con dedizione, scrupolo e professionalità”. 

“La tragica scomparsa dei finanzieri Lorenzo Paroni e Alberto Pacchione sul monte Mangart lascia sgomenta l’intera comunità della nostra regione. Siamo vicini alle famiglie delle vittime e a tutta la Compagnia della Guardia di finanza di Tarvisio in queste ore di profondo dolore”. È il cordoglio espresso dal governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e dall’assessore con delega alla Protezione civile Riccardo Riccardi per la morte dei finanzieri soccorritori in servizio a Tarvisio. “Due professionisti esemplari, che svolgevano il loro prezioso servizio per la collettività con impegno encomiabile”, hanno aggiunto Fedriga e Riccardi. 

Il cordoglio dei colleghi

“Erano due bravissimi alpinisti. Tutto ciò che si può dire di buono su di loro anche come persone va detto. Aggiungo che per me erano come due figli”, ha detto Luca Onofrio, capostazione della stazione di Cave del Predil del Soccorso alpino.

“Tutte le donne e tutti gli uomini del Soccorso alpino e speleologico abbracciano le famiglie e gli amici di Lorenzo e Giulio in questo giorno di dolore – ha aggiunto Maurizio Dellantonio, presidente nazionale del Corpo nazionale – Siamo vicini alla stazione di Cave del Predil e agli amici e colleghi soccorritori della Guardia di finanza colpiti anche loro da questo grave lutto. Continueremo la nostra opera di soccorso e aiuto al prossimo anche in ricordo del loro prezioso contributo in questi anni di attività nel Soccorso alpino”.



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Written by bourbiza mohamed

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