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Belluno, addio Misurina: il 24 dicembre chiude il centro di cura per l’asma infantile. Unico in Europa


Il centro di Misurina

Non c’ alternativa. Il 24 dicembre si chiude. Roberto Arduini allarga le braccia. Il presidente dell’Opera Diocesana San Bernardo degli Uberti ci ha provato a far quadrare i conti ma l’Istituto Pio XII – di propriet della Diocesi di Parma ma che per oltre mezzo secolo ha curato migliaia di bambini asmatici sul Lago di Misurina, nel comune di Auronzo – non pi economicamente sostenibile. Ancora una manciata di giorni, e se ne andr per sempre un pezzo di storia della Sanit veneta. Chiude l’unico centro in Europa per la diagnosi, la cura e la riabilitazione dell’asma infantile in alta quota. Incastonato sulle Dolomiti venete a 1.780 metri di altitudine, affacciato su uno dei laghi pi belli del Bellunese, occupa un grande edificio costruito nel 1896, quattro anni prima che l vi inaugurassero il Grand Hotel Misurina.


La Regina Margherita, la guerra e le cure per i bambini

Prima ospite: la Regina Margherita

di Savoia, appena rimasta vedova del marito, re Umberto I, ammazzato dall’anarchico Gaetano Bresci. In un Veneto che all’epoca era tra le aree pi arretrate e malconce del Paese, quell’albergo – dotato di acqua e luce in tutti i piani, ascensore e telegrafo – pareva arrivato dritto dal futuro. E invece ecco la Prima Guerra Mondiale, che trasform i saloni affrescati nel comando militare italiano, prima di diventare la residenza estiva dei Savoia, fino al 1949. Fu allora che la Diocesi di Parma, mettendo assieme le offerte di alcuni benefattori, riusc ad acquistare l’intero complesso che ben presto venne destinato alle cure infantili. Nel ’59 l’ex Grand Hotel fu adattato a preventorio antitubercolare per bambini e infine, dal 1970 a oggi, un centro per la prevenzione e la cura dell’asma dove i piccoli pazienti hanno potuto essere seguiti dai pi importanti luminari della materia.

Le dimissioni degli ultimi pazienti alla vigilia di Natale

Ora tutto finito. La vigilia di Natale sono in programma le dimissioni degli ultimi pazienti, e nelle scorse settimane non sono state accettate altre richieste di ricovero. Ancora sei giorni e le stanze si svuoteranno, anche delle risate dei bimbi. Con buona pace degli esperti di Federasma e Allergie Odv, secondo i quali un atto grave verso i bambini e i ragazzi con asma, lasciare che chiuda l’Istituto Pio XII. Assenza di inquinamento, qualit dell’aria, ambienti privi degli allergeni che alimentano l’infiammazione cronica dell’apparato respiratorio, sono solo alcune delle caratteristiche che hanno permesso di gestire in modo ottimale i molteplici rischi che la malattia comporta.

Gli appelli inascoltati degli ex malati

Inutili gli appelli lanciati in questi mesi dagli ex malati che nella struttura bellunese, specie d’estate, trascorrevano i soggiorni terapeutici che, in molti casi, hanno salvato loro la vita. Eravamo cento bambini. Per noi Misurina un luogo sacro, quasi magico, dove abbiamo passato parte di una infanzia non facile, lontano dalle famiglie ma al tempo stesso felice e spensierata racconta in una lettera aperta David Martignano, di Maser (Treviso), che trascorse cinque anni della sua infanzia sulle rive del lago, per curare una grave forma asmatica.

Lo scrittore Mauro Corona

Non sono servite neppure le proteste di personaggi famosi, a cominciare dallo scrittore Mauro Corona che si rivolto alla premier Giorgia Meloni, al ministro Matteo Salvini e perfino a Papa Francesco perch non si pu permettere che in montagna chiuda tutto. Aiutateci, potrebbe essere anche vostro figlio che ha bisogno di quell’ospedale.

L’impegno del sindaco Vecellio

Anche il sindaco di Auronzo, Dario Vecellio, ha provato in tutti i modi a convincere la Diocesi di Parma a mantenere attiva la struttura: Ne ho parlato con la direttrice dell’Usl, Maria Grazia Carraro, abbiamo cercato di fare “massa critica” per offrire continuit ai ragazzini che tutt’ora sono in cura presso quel centro. Ma la verit che la struttura si progressivamente svuotata perch i medici di base oggi preferiscono prescrivere farmaci, piuttosto che indirizzare i bambini a Misurina. Purtroppo non ci sono margini di soluzione.

I costi eccessivi della struttura: 1,7 milioni di euro all’anno

Una battaglia persa, quindi. E, vista dalla prospettiva del presidente dell’Opera diocesana, anche comprensibile. Arduini, che di lavoro fa il commercialista, guarda ai numeri: Tenere aperta la struttura costa all’incirca 1,7 milioni di euro l’anno. La Regione Veneto stanzia poco pi di 200 euro al giorno per ciascun paziente ricoverato, fino a un massimo di 1,2 milioni di euro. Ma i pazienti che arrivano dal territorio sono sempre di meno: se fino a qualche anno fa avevamo anche cento ricoverati, questo settembre i piccoli malati di asma sono stati appena due. Accade perch la medicina ha fatto passi da gigante ed esistono cure efficaci che spingono molti specialisti a non indirizzare pi i bambini verso i soggiorni in strutture come quella di Misurina. Di conseguenza si riducono anche gli stanziamenti, col risultato che, in realt, il Veneto versa circa 750mila euro l’anno, ai quali possiamo sommare altri 100mila euro per i bimbi asmatici che arrivano dalle altre regioni. evidente che i conti non tornano. Quest’anno chiuderemo con un “rosso” di circa 800mila euro.

La Diocesi di Parma e le critiche: ma i pazienti sono sempre meno

Finora il buco stato coperto dalla Diocesi di Parma. E invece di ringraziarla – dice Arduini – si ritrova sommersa dalle critiche per una decisione che, cifre alla mano, inevitabile. Resta l’incognita sul futuro della struttura. In questi mesi c’ chi ha azzardato l’ipotesi che, dietro alla volont di chiudere, ci siano in realt scelte speculative.

Il futuro: l’area vincolata a destinazioni di tipo sanitario

Quell’edificio fa gola a tanti investitori – avverte il sindaco di Auronzo – ma l’area ha una destinazione d’uso di carattere sanitario, nessuno pu pensare di trasformarla in un albergo. Arduini non ha nulla da obiettare: La Diocesi non intende mettere in vendita la struttura. Spera invece che qualcuno si faccia avanti per proseguire l’attivit socio-sanitaria: potrebbe, ad esempio, diventare un centro per la cura di altre patologie. Qualche proposta gi arrivata, le stiamo valutando….

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18 dicembre 2022 (modifica il 19 dicembre 2022 | 16:49)

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Written by bourbiza mohamed

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