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Musei Civici, il Covid è alle spalle: 400mila visitatori nel 2022. L’assessore: ora l’anno del rilancio


Turisti e bolognesi tornano nei musei cittadini. Anche nei dati delle affluenze si legge quanto la pandemia sia alle spalle. Siamo tornati ai livelli pre Covid, esulta Elena Di Gioia, delegata alla Cultura di Bologna e Citt Metropolitana


Boom di visitatori

Bene ha fatto il periodo festivo, tanto che solo alla mostra di punta dei Civici, I pittori di Pompei in corso all’Archeologico si sono contati esattamente 7.018 visitatori dal 26 dicembre all’8 gennaio, che vanno a completare le circa 24mila persone che nello stesso periodo hanno affollato le sale di pertinenza comunale. Nel mese di dicembre, invece, tutte le collezioni permanenti e le mostre temporanee hanno totalizzato 40.991 visitatori. Nel corso dell’intero anno invece — ed questo il dato che rende ottimisti anche sul 2023 — si sono staccati 393.837 biglietti, mentre sono state 70 mila le persone che hanno partecipato ad altre attivit come laboratori e gite scolastiche. Nel biennio 2018-2019, il periodo pre-pandemia, si viaggiava sui 480 mila ingressi e sul doppio (oltre 140 mila) di partecipanti tra scuole iniziative extra, ma ancora nei primi mesi del 2022 si scontavano le criticit dovute alle restrizioni contro il Covid.

Nuova direzione

Nel frattempo alla guida dell’ex Istituzione Musei, da luglio tramutato in settore a gestione diretta del Comune, si appena insediata la neo direttrice Eva Degli Innocenti selezionata tramite concorso pubblico. Degl’Innocenti, classe 1976, lascia cos MArTA, Museo Nazionale Archeologico di Taranto per dirigere quello che Di Gioia definisce un patrimonio capace di raccontare anche tanti aspetti della citt. Soprattutto adesso — incalza — che abbiamo inaugurato una fase di rilancio. Il rilancio riguarda una progettualit condivisa con le altre istituzioni museali e il coinvolgimento delle realt presenti sul territorio metropolitano. Per ora non il budget — l’anno scorso attestava sui 4,5 milioni — su cui ancora non ci sono previsioni. Lo scenario molto positivo — va avanti la delegata — si registra un ritorno del turismo nazionale e internazionale. da giugno i visitatori sono stati circa il 30% di area metropolitana, 30% turisti italiani e 40% stranieri.

L’allargamento

L’obiettivo ora allargare il territorio: Abbiamo avviato una ricerca per mappare tutti i musei dell’area metropolitana. Il monitoraggio affidato al gruppo di ricerca della societ Bam! e dovr riportare alla luce tutte le sale espositive, gli scavi archeologici gli studi di artista, spazi pubblici e privati presenti nell’area metropolitana. Per poter intraprendere strategie comuni. Perch secondo Di Gioia, la sinergia che gi esisteva tra istituzioni museali si rafforzata . Nella rete, la stessa che in anni passati ha contribuito a produrre la Card Cultura ci sono Genus Bononiae i musei universitari e la Pinacoteca, la Collezione Lercaro e il patrimonio Asp. Dopo il fitto itinerario del Rinascimento bolognese, saranno altre le iniziative comuni a calendario. Ma in concreto cosa c’ nel futuro dei Musei? La ristrutturazione della Palazzina Magnani che in via Azzo Gardino ospiter il nuovo Museo Morandi richiede ancora molto tempo ma intanto, ci dice Di Gioia, si stanno mettendo a punto progetti con lo studio del pittore di via Fondazza e la casa di Grizzana per realizzare un percorso organico. Per il nascituro Museo dei bambini e delle bambine al Pilastro, invece, i tempi saranno pi brevi ma sar una struttura ibrida, tra didattica ed attivit museali per la cui governance, puntualizza il Comune, ci stiamo lavorando.

Gli oneri

Per il momento settore del contemporaneo, con a capo il direttore del Mambo Lorenzo Balbi, quello in questi giorni pi in fibrillazione in vista di Arte Fiera e tutta la citt che si fa capitale dell’arte. Ma anche quello che si sta scontrando — ne investita la rete nazionale Amaci — con un tema che ha del paradossale: La Siae che richiede i diritti di riproduzione di opere anche fino alla terza generazione degli autori,anche a musei pubblici che lavorano senza scopo di lucro e che hanno a che fare con bilanci sempre risicati. Per cui stampare brochure e ogni materiale di merchandising, fa sapere Balbi, diventa complicatissimo e molto oneroso. Da quando la comunicazione e lI co’informazione viaggiano veloci e puntali sul web diventa quasi impossibile sfuggire al controllo della societ di tutela del diritto di autore. Qualche tempo prima, invece, ci si affidava a una prassi di non penalizzare chi non ne ricavava guadagno. Abbiamo dei tavoli aperti a livello governativo — conclude Balbi — va modificato il panorama normativo.

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19 gennaio 2023 (modifica il 19 gennaio 2023 | 14:55)

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Written by bourbiza mohamed

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