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Farmacie contro Ats, in 7 ricorrono al Consiglio di Stato per le multe prese per i dosaggi anomali di Omnitrope- Corriere.it


di Silvia Ghilardi

Oggetto della contesa le sanzioni prese per aver venduto senza i dovuti controlli dosaggi anomali di Omnitrope, medicinale indicato per diverse tipologie di disturbo della crescita nei bambini e negli adulti. Un uomo tra il 2013 e 2015 aveva sottratto timbri ai medici facendosi consegnare 6 mila dosi vendute al mercato nero

Continua la battaglia legale tra sette farmacie bresciane e Ats Brescia. Dopo il rigetto del ricorso presentato al Tar di Brescia ora i farmacisti tentano la carta del Consiglio di Stato. La vicenda riguarda le sanzioni che l’Agenzia di Tutela della Salute ha irrogato ad alcuni farmacisti per avere venduto — senza i dovuti controlli — dosaggi anomali di Omnitrope, un medicinale indicato per il trattamento di diverse tipologie di disturbo della crescita nei bambini e negli adulti. Questo farmaco per pu avere anche un utilizzo — illecito — in ambito sportivo perch in grado di aumentare la massa muscolare.

Alla base della contestazione dell’illecito amministrativo e dell’applicazione delle sanzioni pecuniarie da parte di Ats la vicenda che ha visto la condanna di un uomo per avere sottratto ad alcuni medici tra il 2013 e il 2015 timbri e ricette con le quali si era fatto dare oltre 6 mila dosi di Omnitrope per poi rivenderli sul mercato nero dei prodotti dopanti. Con un danno di oltre 1,5 milioni di euro per il Servizio sanitario nazionale. Nel procedimento penale che ne seguito i farmacisti sono stati assolti. Il Tribunale amministrativo ha invece confermato la legittimit delle multe di Ats perch i reati contestati ai farmacisti (falso e truffa) rispetto all’illecito amministrativo sanzionato (irregolare erogazione di medicinali) hanno un diverso elemento materiale e soggettivo posto che i primi sono sanzionati solo a titolo di dolo, il secondo anche di colpa. Il fatto che il farmaco ha effetti dopanti, che di solito prescritto per i bambini e che le ricette invece erano per pazienti anziani, che era stato prescritto da medici non specializzati in problemi della crescita e che la quantit prescritta era esorbitante rispetto ai soliti dosaggi avrebbero dovuto insospettire il farmacista.

Era sufficiente, secondo il Tar di via Zima, chiedere al medico che aveva firmato la prescrizione la conferma della prescrizione stessa. Il che tra l’altro, continuano i giudici, non avrebbe determinato alcuna invasione delle prerogative del medico curante ne alcuna violazione della riservatezza del paziente.

Nella sentenza si legge che la condotta tenuta dai ricorrenti si configura come negligente e dunque colpevole. Tutti i farmacisti, per i magistrati, hanno commesso l’illecito avendo erogato un medicale non conformemente alle previsioni di dosaggio e di trattamento. Tesi non condivisa dai ricorrenti che hanno fatto appello al Consiglio di Stato. E sono in attesa della decisione.

21 febbraio 2023 (modifica il 21 febbraio 2023 | 14:22)



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Written by bourbiza mohamed

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