Lottano tra la vita e la morte le vittime della furia di Paolo Soncin, la moglie dell’uomo, 67 anni, e il padre di lei, 85. Contro di loro Soncin, 68 anni, martedì scorso, pare al termine dell’ennesima discussione famigliare,ha impugnato un martello e ha tentato di ucciderli per poi togliersi le vita, impiccandosi. Un dramma familiare quello avvenuto in via Bixio a Soliera (Modena), in una zona residenziale adiacente al centro storico del paese, al quale nessuno riesce ancora a dare una risposta. Amici e vicini di casa parlano di una coppia «normale» e tutti sono sconvolti per quanto accaduto. La moglie di Soncin il 18 gennaio è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico per cercare di ridurre l’ematoma alla testa. Dall’ospedale di Baggiovara dove sono ricoverati la prognosi resta riservata.
Ennesimo litigio
All’esterno dell’abitazione i cartelli con la scritta «Locale sottoposto a sequestro penale» posizionati dal Nucleo operativo Radiomobile della Compagnia di Carpi. All’interno invece continuano le indagini dei militari, i primi ad arrivare insieme ai soccorsi martedì, alle 12.30 circa, quando le urla della donna in cortile hanno catturato l’attenzione dei vicini di casa che hanno subito chiamato le forze dell’ordine. Pare che sia stata proprio lei a dare l’allarme, uscendo in cortile ferita e chiedendo aiuto. Sempre mercoledì è avvenuto un nuovo sopralluogo degli investigatori che stanno raccogliendo tutte le tracce utili per ricostruire la tragedia. Tutto pare essere partito da un diverbio tra marito e moglie, ma non erano stati segnalati episodi simili in precedenza. La causa delle tensioni molto probabilmente la convivenza con l’anziano suocero di Soncin.
La scintilla dell’aggressione forse un litigio
Per quanto riguarda l’efferata aggressione, da quanto è stato ricostruito al momento, i corpi della donna e del padre sono stati ritrovati al primo piano della villetta, quello di Soncin invece in una piccola rimessa nel giardino, dove il pensionato si è impiccato dopo aver creduto probabilmente di aver ucciso i due conviventi. Il movente è ancora da chiarire ma si tratterebbe con molta probabilità di una lite scoppiata dopo l’ennesima incomprensione familiare. La coppia, sposata da anni, con due figlie non residenti con loro, non risulta essersi mai rivolta ai servizi sociali del comune. Una famiglia unita, come raccontano alcune foto postate su Facebook da una delle due figlie della coppia, che ritraeva momenti felici trascorsi in montagna.
Una coppia riservata
I vicini parlano di persone riservate e cordiali, apparentemente tranquilli. Paolo Soncin era in pensione da qualche anno, dopo una vita da operaio. Anche la moglie era in pensione, aveva lavorato per molti anni alla bocciofila del paese, dove in molti la conoscono e ne parlano con affetto. «Li vedevamo passeggiare ogni tanto», ha raccontato una vicina di casa poche ore dopo la tragedia. «Una coppia molto riservata, non si andava oltre i saluti». «Tutta la comunità è sconvolta per quanto accaduto», racconta invece la vicesindaca di Soliera Cristina Zambelli. «Come tutte le tragedie anche questa era inaspettata e siamo profondamente sgomenti per quanto successo. Io oltretutto conosco personalmente la famiglia e questo aggiunge ulteriore dolore a quanto accaduto».
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19 gennaio 2023 (modifica il 19 gennaio 2023 | 16:16)
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