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Città d’arte prese d’assalto: boom di visitatori nei musei e alberghi verso il tutto esaurito


Se la prenotazione online sembrava la conditio sine qua non per entrare nei musei, durante le festivit le persone nelle citt venete sono tornate a far la coda alle biglietterie. Molte le famiglie con i bambini, ma anche gruppi di stranieri da tutto il mondo. Tanto che, alla mostra I creatori dell’Egitto eterno alla Basilica Palladiana di Vicenza, si sforato l’orario di chiusura. Sia il 26 sia il 27 dicembre c’erano talmente tante persone che siamo andati oltre l’ultimo ingresso, previsto alle 17.30 – afferma l’assessore alla cultura di Vicenza Simona Siotto – la mostra sta andando oltre le nostre aspettative, abbiamo circa mille entrate al giorno e le visite guidate sono esaurite fino all’8 gennaio. La prospettiva per il fine settimana di Capodanno quindi ottima: Stiamo vedendo moltissimi bambini, il 26 si presentato perfino un gruppo di 30 ragazzini con i genitori senza prenotazione – continua Siotto – Anche turisti italiani e diversi stranieri, perfino da Taiwan.


La situazione dei musei a Venezia

A Venezia sotto Palazzo Ducale venerd mattina c’erano quattro code, che si intrecciavano con gli accessi per la basilica di San Marco e il campanile. Anche se non possibile avere un quadro numerico sul fine settimana in arrivo, i musei civici veneziani sono ottimisti guardando ai dati elaborati nei giorni scorsi: 2.850 ospiti il giorno di Natale, cresciuti a 4.300 il 26, 5.100 il 27 e 5.600 il 28. Ci siamo confrontati con i tour operator e c’ molta positivit, ormai vendiamo il 40, 50 per cento dei nostri biglietti online, cosa che ci aiuta ad agevolare le visite – sottolinea Mattia Agnetti, segretario organizzativo dei musei civici veneziani – Ancora molti, per, fanno coda alle casse. Infatti, gli ingressi per Palazzo Ducale sono stati ripartiti proprio per cercare di accorciare il pi possibile i serpenti in piazza. Non solo area marciana: C’ un continuo afflusso anche in musei come il Fortuny e il museo del vetro a Murano, diventato ormai un punto fermo per chi visita l’isola afferma Agnetti. A Palazzo Grassi, dove la mostra Marlene Dumas. Open-End -nominata miglior mostra in Italia per il 2022 da Artribune – visitabile fino all’8 gennaio, si aspettano pi di mille ingressi tra il 31 e l’1: ha anche dato vita a un laboratorio digitale per quanti non potranno raggiungere Venezia con una serie di attivit pensate dall’artista Kensuke Koike. Ad attirare i turisti, c’ anche il ritorno dei fuochi d’artificio, che verranno sparati di fronte all’Arsenale dopo due anni di assenza.

La casa di Giuletta e la Cappella degli Scrovegni

A Verona, tra cortile e casa di Giulietta la media degli ultimi giorni di 4 mila presenze giornaliere. Pur con l’assalto, la polizia municipale sottolinea che l’accesso dal teatro sta funzionando. Bene anche l’Arena, che il 28 dicembre ha avuto un picco di 3.347 visitatori. Il Capodanno al museo piace anche a Padova, con la Cappella degli Scrovegni esaurita anche per i last-minute, che guarda ai numeri collezionati nel mese di dicembre: 23.182 biglietti staccati per gli Eremitani e la Cappella degli Scrovegni (quasi 2mila in pi rispetto al 2019) e 17mila per palazzo della Ragione che ha incantato con il videomapping Sidera Aurea. Con l’iniziativa statale dei musei gratuiti il primo gennaio, il 2023 parte nel segno della riscoperta dell’arte e della cultura.

Numeri da record

Insomma, Venezia, Verona e Padova sono prese d’assalto dai turisti per il fine settimana di capodanno. Si va verso il record nelle citt d’arte venete. Tra qualche giorno potrebbe essere disponibile il dato — dice Marco Michielli, presidente di Confturismo Veneto —. Dipender anche dal meteo ma il record potrebbe esserci. Lui stesso per sottolinea come sia importante trovare la chiave di lettura, spiegare il perch. Due anni di pandemia e gli italiani che andavano all’estero, in buona parte, ora scelgono l’Italia — sostiene —. Un sovrappi che pu farci arrivare a numeri importanti. Il timore nei confronti dell’estero produce una quota di turisti locali che si somma agli stranieri che continuano a venire.

Alberghi pieni

A Verona, il 30 dicembre, il tasso di occupazione degli alberghi di circa l’80% come quello della provincia di Padova che per contava gi su un 99% nel centro della citt. Venezia era al al 95% ovunque. E mancano i turisti dell’ultimo minuto. I referenti locali degli albergatori sono elettrizzati. La voglia di uscire e muoversi prepotente, soprattutto quella degli americani su Venezia, dice Michielli. Monica Soranzo, per quanto riguarda Padova, parla cos: Manca ancora un giorno. Potrebbe arrivare un record. L’anno scorso l’occupazione era del 55-60%. Ora siamo strapieni. C’ gran voglia di uscire e di vivere. Ottimismo anche da Claudio Scarpa, per Venezia: Andiamo verso il tutto esaurito, come ogni prima della pandemia Venezia si conferma una capitale del capodanno, una tradizione. Gli ultimi tre sono stati orribili, due per la pandemia e uno per l’acqua alta. Ora siamo tornati al tasso di occupazione precedente al 2019. Giulio Cavara non vuole usare il termine presa d’assalto per Verona: Il 2021 stato leggermente inferiore perch c’era ancora l’onda lunga del Covid e adesso siamo finalmente tornati al livello del pre-Covid. Confidiamo di riempire tutto con i turisti dell’ultimo giorno. In questo contesto sorride la perla delle Dolomiti. A Cortina il tutto esaurito era gi pi prevedibile. E comunque arrivato. Roberta Lorenzi, referente locale degli albergatori, commenta cos: Come ogni anno si registra il tutto esaurito per capodanno, hotel pieni e clientela abituale delle seconde case.

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30 dicembre 2022 (modifica il 30 dicembre 2022 | 19:06)

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Written by bourbiza mohamed

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