Indagato dalla Procura di Rimini con l’accusa di violenza sessuale su quattro allieve minorenni. Lui un’insegnante di arti marziali, quarantenne e originario del Riminese, quattro giovanissime tra gli 11 e i 13 anni (ma i fatti sarebbero accaduti tra il 2018 e il 2021) tutte residenti nella provincia del capoluogo romagnolo. Stando alla querela fatta ai carabinieri dalle mamme delle vittime (che sono tre essendo sorelle due delle ragazzine coinvolte) il quarantenne avrebbe ripetutamente toccato nelle parti intime le bambine durante le lezioni di taekwondo in una palestra della Riviera. La querela risale alla fine del 2021 i fatti ai mesi precedenti e sono emersi dai racconti diretti fatti dalle bimbe ai genitori ma in alcuni casi il disagio stato manifestato al di l dell’ambito familiare.
La lezione di scienze
In particolare una delle mamme ha riportato la segnalazione di un episodio riferitole dalla professoressa di scienze dell’istituto a cui la figlia iscritta. Durante una lezione mentre l’insegnante illustrava l’apparato genitale femminile la ragazzina era scoppiata in lacrime. La professoressa aveva cercato di confortarla e lei le aveva riferito di essere rimasta traumatizzata dal suo insegnante di taekwondo che durante le lezioni l’avrebbe ripetutamente toccata nelle parti intime e che quella lezione le aveva riportato alla mente quegli episodi.
Il colloquio con l’insegnante
Una delle madri che avrebbero poi denunciato il maestro di arti marziali aveva affrontato a viso aperto l’insegnante di taekwondo che aveva promesso alla donna di non avvicinarsi pi alla bambina. La stessa madre dell’allieva aveva assistito alle lezioni successive per sincerarsi dell’onest del maestro che non aveva pi sfiorato la ragazzina. Qualche tempo dopo, tuttavia, altre mamme di altre allieve – quelle che poi si sarebbero presentate dai carabinieri con lei – avevano raccontato delle violenze lamentate dalle loro figlie.
La versione del maestro
L’insegnante non risulta avere precedenti di alcun tipo e dopo la querela ha cambiato lavoro. Stando a quanto riferito dall’avvocato difensore Sergio De Sio l’ex maestro di arti marziali si ritiene estraneo ai fatti. Il mio assistito – spiega – convinto di essere stato frainteso. Il contatto fisico con gli allievi, maschi e femmine era dovuto a manovre di allungamento dei muscoli e non interessava le parti intime.
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20 gennaio 2023 (modifica il 20 gennaio 2023 | 12:11)
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