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Razr 40 Ultra: in prova il pieghevole di Motorola che sfida Samsung


Mettiamo subito in chiaro una cosa: dei quattro finora sviluppati da Motorola, il Razr 40 Ultra è sicuramente il pieghevole migliore e il meglio riuscito. Un deciso progresso rispetto al passato, che conferma l’impegno e gli investimenti dell’azienda in termini di ricerca, sviluppo e innovazione. 

Dopo alcune settimane di test “su strada”, il pezzo forte dello smartphone che si chiude a conchiglia resta l’ampio display esterno, le cui qualità e funzionalità moltiplicano il numero di azioni che si possono eseguire quando il dispositivo è ancora chiuso. Certo, nell’uso quotidiano a moltiplicarsi è anche il numero di impronte che restano sul vetro dell’ottimo display esterno pOled da 3.6”, con refresh rate a 144Hz, ma questo è un solo piccolo prezzo da pagare per usufruire di uno smartphone riuscito, pur con alcuni aspetti migliorabili.

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Cover screen: le dimensioni contano

Partiamo, inevitabilmente, dal display esterno. Per avere un termine di paragone, Samsung ha appena lanciato la quinta versione del suo Z Flip, dove ha ampliato il cover screen fino a 3.4”, ma è stata Motorola la prima a rivestire l’intera superficie esterna del Razor 40 Ultra con uno schermo che incorpora anche le fotocamere e che, con 0.2 pollici in più, resta il più grande attualmente sul mercato. In occasione del lancio, che avevamo seguito a Madrid, avevamo già notato come il nuovo cover screen non fosse solo ampio ma anche luminoso, ben leggibile e, soprattutto, pratico. L’uso quotidiano conferma le prime impressioni positive rispetto a questa soluzione, che nel tempo ci ha anche spinto a cambiare abitudini, diventando il modo principale di utilizzare il telefono: che si debba consultare il meteo o l’agenda, leggere o rispondere a messaggi, utilizzare la calcolatrice o Google Maps, scattare un selfie o persino giocare con alcuni videogame sviluppati da Motorola in collaborazione con GameSnacks, l’istinto è cominciare attraverso il cover screen; se e quando il task diventa poi più impegnativo, basta aprire lo smartphone e continuare sullo schermo principale. Certo, il software richiede ancora qualche aggiustamento, ma in generale tutto funziona bene.

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Una modalità di fruizione diversa

Ne consegue che il telefono si apre subito solo quando bisogna scrivere, rispondere a una telefonata, o fruire un contenuto più ricco o magari multimediale, come per esempio un video. Qui aiuta il fatto che il display interno pOled FlexView da 6.9”, con un refresh rate fino 165Hz, risoluzione FHD+ e supporto per l’HDR10+, sia davvero un ottimo schermo, luminoso e ben leggibile anche in piena luce. Tra le funzionalità specificamente sviluppate per il Razr 40 Ultra, vale la pena menzionare due modalità di riproduzione dei contenuti video: una prima, più tradizionale e di default, in cui richiudere lo smartphone significa interrompere la riproduzione; e una seconda, grazie a cui quando si ripiega l’apparecchio il video continua sullo schermo secondario. Forse più curiosa e capace di attrarre l’attenzione di chi vi sta intorno che utile, è quest’ultima una funzione che potrebbe comunque piacere a molti.

 

Schermo (quasi) piatto

Motorola sostiene che la cerniera a goccia con dual-axis tracking è progettata appositamente per distendere lo schermo senza lasciare una cresta visibile. Era vero all’inizio, quando il telefono era ancora nuovo, e continua ad esserlo ora, anche dopo un utilizzo intenso: c’è sempre un inevitabile, leggero affossamento del display in corrispondenza della cerniera, ma è appena percettibile e invisibile nella maggior parte delle situazioni. Questo non vuol dire che lo smartphone sia perfetto: tornando alla cerniera, sebbene sia vero che consente di ripiegare e chiudere lo smartphone senza lasciare il minimo spazio tra le due metà dell’apparecchio (per uno spessore di 15,1 millimetri), quando si riapre il Razor 40 Ultra, questo fatica un po’ a distendersi del tutto. Bisogna insomma applicare più forza perché torni ad essere piatto quando completamente disteso, cosa che non succede né con la serie Z Flip di Samsung, né con l’Oppo Find N2. 

Processore e fotocamere

La scelta di utilizzare il processore Snapdragon 8 Plus Gen 1 di Qualcomm, configurato con 8 GB di Ram e 256 GB, e non la più recente e performante Gen 2, non penalizza le prestazioni che restano fluide e senza intoppi, e al contempo garantisce all’incirca una giornata d’uso in accoppiata con la batteria da 3800 mAh con ricarica cablata a 30W e wireless a 5W. Sempre che non si esageri con i video. 

Infine, la parte fotografica: come tutti i foldable, anche il Razr 40 Ultra non punta a fare miracoli con una doppia fotocamera che non eccelle per caratteristiche tecniche. Questo dipende innanzitutto dal fatto che, nei pieghevoli, non c’è molto spazio per inserire componenti super performanti, che comunque farebbero aumentare i costi.  Alla prova dei fatti, il sensore principale da 12 MP con Instant Dual Pixel Pdaf, un’insolita apertura f/1,5 e stabilizzazione ottica, fa il suo dovere a patto che non si pretenda troppo in condizioni di scarsa luminosità. L’abbinata con il cover screen la rende ideale per scattare selfie in alta risoluzione, che risultano comunque migliori di quelli ottenibili con la fotocamera frontale da 32 megapixel. La seconda fotocamera, ultra-grandangolare e macro, che pure monta un sensore con risoluzione leggermente maggiore (13 MP), registra immagine di qualità sensibilmente inferiore. 

 

Ci piace

  • Il cover screen più ampio sul mercato
  • Il design, raffinato e compatto
  • Lo schermo interno, con refresh rate fino a 165Hz
  • Il rapporto qualità/prezzo

 

Non ci piace

  • Il chipset Snapdragon 8 Plus Gen 1, ormai un po’ datato
  • Il fatto che si fatichi un po’ ad aprire completamente lo smartphone
  • la cover in dotazione, di bassa qualità

In fine

Il Razr 40 Ultra è un ottimo telefono, con un buon rapporto qualità prezzo, che posiziona Motorola al centro della competizione per il nascente (e crescente) mercato dei pieghevoli, per certi versi ponendola davanti alla stessa Samsung. Bello da vedere e comodo da portare in tasca, dà il meglio in ogni situazione, e attrae l’attenzione di chi vi sta intorno (a patto che non usiate la cover in dotazione, non all’altezza per design e per qualità). Certo il telefono non è perfetto, e la scelta di un chipset datato, pur contenendo consumi e costi, è destinata a renderlo obsoleto più velocemente di altri prodotti come lo Z Flip 5. Ciononostante, il Razr 40 Ultra è in generale un buon prodotto, la cui longevità è comunque garantita anche dall’aggiornamento alle prossime tre versioni di Android. 
Già disponibile nei negozi, il pieghevole di Motorola Ultra costa ufficialmente 1199 euro, ma facendo qualche ricerca è già possibile trovarlo a prezzi inferiori.

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Written by bourbiza mohamed

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