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E’ italiano il bus elettrico modulabile che diventa più grande quando c’è bisogno


Sono le sue due lauree, una in Fisica e l’altra in Disegno industriale, ad averlo ispirato: Tommaso Gecchelin ha fuso il background scientifico – la parte di ottimizzazione di sistemi complessi con quella di design e ha dato vita a Next Modular Vehicle, un veicolo in grado di rendere modulabile e scalabile il trasporto pubblico e privato.

L’enorme successo mediatico ottenuto fin dalla presentazione della tesi di laurea di Gecchelin, che presentava proprio questa sua idea di veicolo, ha portato alla nascita di Next Srl, che conta ora una quindicina di dipendenti. La società si prepara a espandersi ulteriormente con l’apertura di una linea di produzione su larga scala, sia in Italia che a Dubai. Per cominciare ha appena chiuso un round di investimento di 2,5 milioni di euro da parte di Paradigma Management Consultancies Llc, un’azienda con esperienza nel settore automotive e insurtech.

 

Come funziona

La chiave del successo di Next Modular Vehicles risiede nella loro modularità e flessibilità. Ogni veicolo può essere utilizzato sia singolarmente che agganciato ad altri moduli, consentendo di adattare l’offerta di trasporto in base alla domanda. Questa caratteristica unica permette di creare un sistema di trasporto più dinamico e scalabile, riducendo i consumi energetici quando la richiesta di trasporto è inferiore.

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Le dimensioni del veicolo possono essere variate in base alla stima della domanda di passeggeri prevista a una certa ora. In ora di punta il mezzo può uscire dal capolinea con 5 o più moduli (dove consentito) per sopperire ai picchi di utenti più problematici. Sulla base del numero di moduli agganciati, la capienza può arrivare ad essere equiparabile a quella di un bus snodato da 18 metri, e addirittura un tram, laddove l’aggancio di un numero di moduli superiore a 5 è concesso. Nelle ore di minore afflusso di passeggeri, Next può circolare invece con una configurazione più leggera di 2 o 3 moduli, e quelli non necessari a coprire la domanda possono essere parcheggiati e tenuti in carica in previsione del picco successivo.

 

I veicoli sono guidati da un autista ma, grazie alla tecnologia autonoma, – racconta il fondatore – si allineano e si agganciano in modo robotizzato, rendendo il processo di connessione rapido ed efficiente. Gli autobus modulari elettrici non hanno bisogno di rotaia, sono in grado di adattarsi al contesto urbano senza dover seguire percorsi predefiniti, rendendo il trasporto collettivo più efficiente e meno rigido”.

 

I test su strada

Next Modular Vehicles è già stato usato in diversi progetti pilota, tra cui quello a Padova in collaborazione con il comune e finanziato dal bando europeo Sprout, che ha esplorato modalità di trasporto passeggeri e merci contemporaneamente. Un altro importante progetto è stato realizzato a Dubai, in occasione dell’Expo 2020, dove i veicoli sono stati personalizzati come centri commerciali itineranti per un brand di L’Oreal, dando vita a un nuovo concetto di shopping on-the-go.

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Il futuro

Next Modular Vehicles ha la capacità di adattarsi a diverse esigenze di trasporto, diventando ciò che Tommaso Gecchelin definisce “la cellula staminale dei trasporti”. “Questo sistema può essere utilizzato non solo nel contesto urbano a capacità variabile ma anche in molti altri ambiti, come il trasporto merci, i servizi aeroportuali, il retail e i servizi in movimento“, spiega.

 

L’aumento di capitale

L’accordo con Paradigma Mc Llc, costituita negli Emirati Arabi Uniti, segna un passo significativo verso la crescita di Next come soluzione concreta per il trasporto pubblico del futuro. La società emiratina fornirà supporto finanziario e logistico essenziale per il passaggio alla fase operativa negli Emirati Arabi Uniti, contribuendo alla produzione e alla commercializzazione di questi innovativi veicoli modulari elettrici.

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Written by bourbiza mohamed

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