In quel peschereccio si sentiva a casa. Da nove anni faceva il pescatore e prima che un malore lo colpisse stava parlando e scherzando con tutto l’equipaggio. La procura ha trattenuto la salma del pescatore morto questa mattina, valuterà una eventuale autopsia. Si chiamava Gueye Babacar, aveva 57 anni ed era originario del Senegal. In Italia aveva un fratello, a Rimini, che la Capitaneria ha dovuto rintracciare per avvertire i familiari della sua morte. Sempre a Rimini risulta l’ultima residenza del senegalese. La notizia è riportata da AnconaToday.
L’allarme questa mattina è partito alle 7.30 dalla Motopesca Gigante, l’imbarcazione dove l’uomo lavorava come pescatore. Le condizioni del 57enne erano già gravissime perché si era accasciato a terra e non dava più nessun segno di vita. Inutile la rianimazione che il personale della Capitaneria di Porto, che ha raggiunto la barca che si trovava a 9 miglia, al largo di Ancona, ha effettuato al pescatore dopo averlo trasbordato in un proprio mezzo per raggiungere la banchina numero 1 dello scalo dorico più velocemente. All’arrivo, attorno alle 9, il medico del 118 ha potuto solo constatare il decesso.