«La Regione in questo momento deve fare di più: ha un compito fondamentale, quello di utilizzare le proprie competenze, le proprie risorse per aiutare i sindaci in difficoltà». Ne è convinta Valentina Castaldini consigliera regionale di Forza Italia e coordinatrice del Coordinamento Pnrr dell’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Secondo l’azzurra, viale Aldo Moro ha gli strumenti per affiancare e sostenere i Comuni che in questi giorni stanno lanciando grida d’allarme sul rischio di non riuscire a sfruttare appieno l’opportunità del Pnrr.
L’sos dei Comuni
Nel Bolognese, i casi-simbolo di Castenaso e Crevalcore: il primo che rinuncia a 4 milioni di euro per la realizzazione di un impianto sportivo perché gli extra-costi dei cantieri sono insostenibili, il secondo alle prese con la mancanza cronica di tecnici per completare iter burocratici stringenti. «Ho sempre voluto che la Regione avesse una regia nel sostenere le amministrazioni e anche per questo è stato istituito il Coordinamento Pnrr con una funzione di controllo — spiega Castaldini — Ma ora, in questa fase più attuativa, credo fermamente che la Regione abbia la capacità di aiutare i sindaci più in difficoltà, perché questo è già accaduto». Il riferimento è all’emergenza sisma del 2012. «Allora è stata messa in piedi una macchina, affinché nessun Comune fosse lasciato solo con competenze inadeguate per ricostruire — sottolinea -— Ora, ci troviamo di fronte a un’altra emergenza, con il compito ancora più grande di pensare al futuro di un’intera Regione, non soltanto di alcuni paesi in difficoltà perché colpiti dal terremoto. Un aiuto che dobbiamo dare perché siamo capaci».
A disposizione 62 esperti
L’Emilia-Romagna tra l’altro ha messo a disposizione delle amministrazioni locali alle prese con i bandi del Pnrr 62 esperti che lavorano in 9 task force provinciali fin da subito. «Perché queste sollecitazioni arrivano tutte ora? — incalza — Quello che sta emergendo oggi noi lo sappiamo già da quando gli esperti hanno finito l’inventario nei vari Comuni. Sappiamo chi ha vinto i bandi e quali sono i progetti dei vari territori, adesso la Regione deve fare un passo in più: mappare le difficoltà ed essere tenace nell’affiancare chi sta chiedendo aiuto».
L’appello al governo
Non significa, però, che il Governo non debba fare la sua parte. È di giovedì l’appello rinnovato all’esecutivo dal presidente Stefano Bonaccini perché venga istituto un tavolo istituzionale per affrontare il tema dei maggiori costi delle opere: «Sicuramente certi problemi li può risolvere solamente Roma, quindi benissimo il richiamo al Governo e anche io faccio la mia parte in questo con il Coordinamento — ammette — ma tutti questi allarmi sul nostro territorio non possono essere trattati solo passando la palla a Roma; ci deve essere una regia sapiente nel fare funzionare bene la macchina amministrativa, mettere a terra fondi fondamentali e ragionare su un sostegno cucito su misura per quei sindaci che sono più in difficoltà» .
Cassa depositi e prestiti come supporto per i costi extra
Come? Di nuovo l’esempio arriva dall’esperienza del 2012: «Serve una struttura simile a quella dell’emergenza terremoto, dove i funzionari regionali, i dirigenti, supportino i Comuni in difficoltà— propone — Se mancano architetti, geometri e ingegneri, la struttura regionale tecnica può dare aiuto per un certo periodo ai Comuni». E per quanto riguarda le risorse che servono in più, «durante l’ultima commissione Pnrr a novembre — ricorda Castaldini — mi sono impegnata ad avanzare una proposta a Cassa depositi e prestiti: finanziare i maggiori costi che i Comuni si trovano a dover affrontare per i progetti autorizzati del Pnrr».
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21 gennaio 2023 (modifica il 21 gennaio 2023 | 11:52)
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