MOSCA – Aveva compiuto 34 anni martedì Rostislav Igorevich Zhuravliov, il corrispondente militare dell’agenzia di stampa russa Ria Novosti ucciso oggi da un bombardamento lungo la linea del fronte nella regione sudorientale ucraina di Zaporizhzhia, annessa unilateralmente da Mosca lo scorso settembre. Lascia una moglie e due figli. Non era solo un giornalista, era un militante.
Nato in una famiglia di militari nell’allora Sverdlovsk, oggi Ekaterinburg, il capoluogo negli Urali, dopo aver studiato presso l’Università Mineraria Statale degli Urali, Zhuravliov aveva prestato servizio nei ranghi delle forze armate russe dove si era specializzato come “comandante di una squadra di fucilieri motorizzati su un veicolo da combattimento di fanteria”.
Il nazionalismo
Dopo aver militato nei movimenti nazionalisti fondati dal defunto