la pubblicazione
Mezzogiorno, 24 dicembre 2022 – 12:45
A meno di un mese dall’uscita il libro di Piero Rossano va in ristampa. Un racconto sul riscatto degli ultimi
di Mirella Armiero
Ha il tono delicato di una favola che si innesta per sul tessuto drammatico della contemporaneit il romanzo di Piero Rossano, Sabbia. Afghanistan rewind (Terra Somnia). Un piccolo caso editoriale, che a pochi giorni dall’uscita sta gi per andare in ristampa. Il racconto nato da un colpo di fulmine, ovvero dall’incontro dell’autore con il mondo arabo, avvenuto durante un viaggio di lavoro e poi approfondito attraverso letture e studi. Nadir, giovane protagonista, deve intraprendere un itinerario faticoso alla ricerca del fratello misteriosamente scomparso negli Emirati Arabi, dove aveva cercato fortuna fuggendo dall’Afghanistan impoverito e minacciato dall’ombra oscura dei Talebani. Il ragazzo, delicato e fiero al tempo stesso, assomiglia a uno degli ingegnosi personaggi che affollano le Mille e una notte (e del resto come molti di loro porta con s un talismano), ma potrebbe essere anche spuntato fuori dal secentesco Cunto de li Cunti del napoletano Basile, perch la sua fisionomia discende da un millenario e transculturale serbatoio di archetipi e figure della tradizione.
Il viaggio
Cos come sono topoi universali i temi del viaggio e del superamento degli ostacoli, fino al ricongiungimento conclusivo. Ma questa cornice favolistica contiene dentro di s una serie di elementi che invece sono legati alla pi stretta attualit e non potrebbe essere altrimenti dal momento che Piero Rossano vanta una lunga carriera giornalistica. Ecco dunque che il piano narrativo accoglie le istanze pi urgenti della cronaca di questi anni, dall’epopea contemporanea delle migrazioni fino al pericolo dei fondamentalismi religiosi e all’emergenza delle nuove povert. Nadir parte carico di belle speranze ma si ritrova a fare i conti con la realt, che prima di tutto significa sfiancarsi per ore e ore nei cantieri dove sorgono in poche settimane sfavillanti grattacieli, costruiti da eserciti di maestranze invisibili perch costrette a lavorare di notte e a riposare di giorno nelle baracche di lamiera arroventata. Ecco quindi che la storia di Nadir non pi una favola, ma una testimonianza viva e forte del tempo presente, resa dall’autore in un linguaggio piano, scorrevole, veloce, per rendere pi efficace il dialogo con il lettore.
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24 dicembre 2022 | 12:45
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