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Molfetta, la trovata dell’allenatore Bartoli: è squalificato ma dirige i suoi da una tettoia


di Nicola Lavacca

È accaduto durante la partita interna contro la Cavese. Il tecnico dei pugliesi ha pensato di ovviare in questo modo alla squalifica, ma non è bastato a evitare la sconfitta

Quando un allenatore è squalificato, di solito durante la partita dà indicazioni alla sua squadra stando in tribuna oppure sostando vicino la rete di recinzione, magari celato tra gli spettatori (questo accade soprattutto nei dilettanti). Renato Bartoli, tecnico del Molfetta che gioca nel girone H di serie D, domenica scorsa ha scelto come sua “postazione” il tetto di un locale adiacente gli spogliatoi, poco oltre la tribuna centrale, che si affaccia direttamente sulla pista dello stadio “Paolo Poli” e sul terreno di gioco. Il trainer biancorosso, appiedato dal giudice sportivo per una giornata, è salito fin sopra il singolare terrazzino, peraltro senza ringhiera, diventato la sua panchina improvvisata in occasione della sfida in casa contro la blasonata Cavese capolista del campionato. Una partita tosta e impegnativa, anche perché il Molfetta impelagato nella zona playout è in lotta per la salvezza.

Anche il cellulare

L’intrepido Bartoli, che compirà 40 anni il prossimo 11 marzo, durante la gara ha sollecitato, stimolato e guidato i suoi calciatori gridando a squarciagola. Una sequenza di dettami tattici, di posizioni da tenere in campo, di marcature da osservare senza lesinare qualche rimbrotto per alcune consegne non rispettate. Di tanto in tanto, il giovane allenatore molfettese ha fatto ricorso anche al cellulare (segno dei tempi) per mettersi in collegamento con il fido “vice” Nicolas Annoscia, dando ulteriori suggerimenti, in particolare per effettuare alcune sostituzioni. Una partita vissuta intensamente da Renato Bartoli che non ha perso forza e vigore neanche quando a inizio ripresa la Cavese ha piazzato l’uno-due con i gol di Foggia e Banegas.

Non basta l’impegno

Nonostante il doppio svantaggio, Bartoli ha continuato ad incoraggiare i suoi invitandoli, con urla e segnali inequivocabili della braccia, a non mollare. La reazione del Molfetta è stata veemente, culminata nel gol dell’attaccante Kordic che ha accorciato le distanze alla mezzora. Gli ultimi venti minuti del match, con la Cavese ridotta in dieci uomini per l’espulsione di Palma, sono stati vissuti intensamente dal tecnico biancorosso indomabile quanto determinato nello spronare a gran voce la propria squadra per cercare di raggiungere un insperato pareggio. L’impegno del Molfetta, però, non è bastato: la contesa si è conclusa con la vittoria (2-1) della Cavese. Per Bartoli una domenica insolita su quel tetto adattato a mo’ di panchina, dove il cuore e la grinta oltre alle corde vocali, questa volta non sono stati sufficienti per evitare la sconfitta.

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06 marzo 2023 ( modifica il 06 marzo 2023 | 19:44)





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Written by bourbiza mohamed

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