La Federal Trade Commission, agenzia governativa che tutela i consumatori negli Usa, ha aperto un’indagine su ChatGpt, l’intelligenza artificiale generativa sviluppata da OpenAI, azienda di San Francisco guidata da Sam Altman.
La FTC ritiene che ChatGpt sia in contrasto con le leggi che proteggono i consumatori. “Metterebbe a rischio i dati personali e la reputazione dei singoli individui”: queste le motivazioni dell’indagine, racchiuse in un documento di venti pagine che ha ottenuto il Washington Post.
L’intelligenza artificiale di OpenAI si era scontrata con i rischi legati alla privacy già a marzo scorso, quando un’intervento del Garante italiano ha portato al blocco di ChatGpt nel nostro Paese.
L’intervista
Morozov: “Il Garante su ChatGpt ha fatto bene. L’Ai della Silicon Valley va contrastata sul piano politico e filosofico”
Il servizio è poi ripreso tre settimane dopo lo stop, quando la società americana ha accontentato le richieste del Garante, inserendo per esempio la verifica dell’età degli utenti in fase di registrazione e la possibilità, agendo sulle impostazioni, di conversare con il chatbot in modo “anonimo”.