Primarie Pd, nuovi equilibri. «Ma qui al lavoro tutti insieme»- Corriere.it

Il risultato delle primarie del Pd — Elly Schlein ha vinto con il 53,8% dei voti contro il 46,2 di Stefano Bonaccini — ha colto di sorpresa il partito anche a livello locale. I dati in provincia e a Bergamo citt assomigliano a quelli nazionali, con una tendenza pi marcata. Qui la Schlein ha preso il 60%. Bonaccini ha vinto solo in sei seggi su 93: a Scanzorosciate, Mornico, Entratico, Morengo, Ciserano e Villa d’Alm. In citt, la Schlein arrivata al 64% con 2.058 voti, contro i 1.141 di Bonaccini. Il dato simile a quello di altre citt, come Milano dove il 72% degli elettori ha scelto la Schlein. Il risultato (nazionale, ma anche locale) ha sorpreso tutti perch lei ha sfidato l’apparato del partito. Bonaccini era invece sostenuto da molte figure di peso, anche a Bergamo, a partire da quella del sindaco Giorgio Gori. Tra gli sconfitti, ci sono il vicesindaco di Bergamo, Sergio Gandi, il segretario provinciale Davide Casati e l’ex deputata Elena Carnevali. Credo che i sostenitori della Schlein — dice la Carnevali — siano stati pi capaci di noi a motivare e mobilitare le persone. Con lei passata di pi l’idea del cambiamento. Anche per Casati, lei riuscita a intercettare di pi il bisogno di cambiamento e innovazione.

L’esito del voto mostra anche che alle primarie contano soprattutto i leader. Sono loro che trascinano i voti. Parlano ai cittadini in modo diretto, attraverso i loro canali social. Le correnti interessano poco o nulla agli elettori. Quello che successo dimostra che chi ha ruoli istituzionali a livello locale non sposta molti voti in una competizione di questo tipo. Viene per da chiedersi cosa succeder, dopo questo risultato, in citt, dove nel 2024 si torner a votare per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale. Non credo che il risultato delle primarie possa influire sulle scelte per il 2024 — dice il senatore Antonio Misiani, che ha sostenuto la Schlein —. Di sicuro, invece, questa un occasione di rilancio per il Pd. La partecipazione (un milione di votanti a livello nazionale, pi di 14 mila nella Bergamasca, ndr) stata sopra le aspettative. Elly Schlein ha vinto perch ha incarnato una domanda di discontinuit e rinnovamento. Le sue battaglie hanno segnato un percorso molto netto, in particolare su alcuni temi come il lavoro, l’ambiente, le disuguaglianze. Da oggi siamo al lavoro per fare una ferma opposizione al governo di destra.

Tra i vincitori di queste primarie, c’ anche l’ex presidente della Provincia, Matteo Rossi, coordinatore regionale della mozione Elly Schlein. Domenica sera, ha aspettato l’esito del voto alla federazione bergamasca del Pd. Quando si capito com’era andata, tra i sostenitori della deputata scoppiata la festa: brindisi con Valcalepio e poi musica, Bella ciao e la sigla del cartone Occhi di gatto (gliel’avevano fatta cantare in una trasmissione, poi diventato il tormentone della sua campagna per le primarie). Siamo di fronte a un fatto storico per la storia della sinistra del nostro Paese — dice Rossi —. Per la prima volta, abbiamo una leader donna, femminista, ecologista. Il risultato va oltre le aspettative. Ora chiederemo a tutti gli elettori di venire a iscriversi al Pd per cambiare il partito da dentro. C’ una forte domanda di posizioni nette su alcuni temi, i diritti civili, le uguaglianze, la precariet al lavoro. C’ una larga fascia di popolazione che soffre e, finora, non si era sentita protetta da noi. Ora, invece, si riconosciuta in Elly. Rossi spiega di aver gi sentito Gandi e Carnevali. Siamo parte della stessa comunit — dice —. Serve unit per il cambiamento. E unit servir anche per provare a far vincere ancora il centrosinistra a Palazzo Frizzoni nel 2024. Dopo la vittoria della Schlein — dice Rossi —, ho letto diversi commenti interessanti anche fuori dal Pd, per esempio quelli di Oriana Ruzzini (Alleanza Verdi Sinistra, ndr), Luciano Ongaro (Sinistra Italiana, ndr), Niccol Carretta (Azione, ndr), Raffaello Teani (Italia Viva, ndr). Voglio scommettere sull’unit del centrosinistra, fondamentale per vincere le prossime elezioni. Per la citt dei prossimi anni, mi auguro che avremo una coalizione pi larga possibile.

Chi non ha vinto queste primarie, come Elena Carnevali e Casati, prova comunque a guardare il bicchiere mezzo pieno. C’ un Paese che non va a votare e noi siamo riusciti a portare alle primarie un milione di persone, di cui 14 mila nella Bergamasca. La partecipazione — dice Casati — stata sopra le aspettative. Per la prima volta, il risultato ha ribaltato il voto degli iscritti: questo un fatto politico su cui riflettere. un voto democratico, che ha visto la partecipazione di tante persone, va rispettato. Io spero che questo nuovo corso consentir al Pd di essere pi competitivo. Per Casati, la vittoria della Schlein non cambia niente nel percorso verso il 2024 in citt. La Carnevali si dice convinta di una cosa: Tutti noi siamo consapevoli che la priorit sia garantire la continuit del centrosinistra. Per fare questo, serve una rappresentanza che tenga conto di quello che successo, ma che sia anche capace di allargare lo sguardo. Serve una vocazione maggioritaria, che la chiave per vincere le prossime elezioni, perch il Pd non pu bastare a se stesso. Sia Casati che la Carnevali non vedono il rischio di scissione nel partito, sia a livello nazionale che locale. Se c’ una cifra distintiva del Pd bergamasco — dice l’ex deputata — l’essere unitari anche nelle differenze. Su Facebook, il vicesindaco Gandi scrive: Alla nuova segretaria tutta la collaborazione che potremo dare perch il Pd la nostra casa.