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Modena, priore di San Pietro accusato di aver sottratto alla Chiesa eredità da 4 milioni


La facciata dell’abbazia e il priore Stefano De Pascalis

La Chiesa modenese finisce in tribunale. Cinque richieste di rinvio a giudizio a Modena per un’inchiesta della Procura sulla gestione di una donazione dal valore di 4 milioni di euro lasciata in eredit da una donna deceduta all’abbazia dei padri benedettini, nonch parrocchia, di San Pietro, che si trova proprio nel centro della citt emiliana. Nella donazione terreni che il Comune aveva poi espropriato facendo confluire il loro valore, appunto 4 milioni, nelle casse della chiesa, come indicato dalla donna. Indagati a vario titolo per ipotesi di reato che parlano di appropriazione indebita, riciclaggio ed auto riciclaggio, sono il priore dell’abbazia ed attualmente ex parroco, Stefano De Pascalis, e quattro professionisti tra cui un consulente finanziario titolare di una societ che ha sede a Londra.


La Curia ringrazia la Finanza e la Procura

Sulla questione intervenuta oggi la curia modenese che in un comunicato stampa “esprime gratitudine alla Finanza e alla Procura, confermando la propria completa disponibilit, per arrivare alla chiarezza e onorare le volont della persona che ha disposto il lascito testamentario”. Sotto la lente della magistratura modenese, a firmare l’inchiesta il pm Giuseppe Di Giorgio, sono i movimenti di denaro legati alla donazione che sarebbero avvenuti senza informare la Curia o l’ordine monastico e senza, ritiene l’accusa, tenere conto delle indicazioni della donna che, secondo le sue volont espresse negli anni ‘70, aveva fatto l’ingente donazione (due terreni) a favore della parrocchia, ovvero affinch venisse utilizzata per aiutare i poveri e non ai padri benedettini

Battaglia legale

La grossa somma di denaro, per, negli anni, compie dei giri bancari sospetti Dopo 20 anni il Comune espropria i terreni donati, come riporta il sito Modena in diretta: in quel momento confluiscono nelle casse della chiesa circa 4 milioni di euro. Nel 2013 il conto di San Pietro viene trasferito in una banca di Bolzano, sempre in un conto intestato alla parrocchia, ma senza aver avvisato l’ordine monastico e la Curia. Dopo anni, si registra un nuovo trasferimento bancario, ad opera dello stesso religioso oggi indagato, intestato questa volta proprio ai Padri benedettini, contro le disposizioni chiare della nobildonna. I legali del religioso modenese intanto hanno annunciato una perizia tecnica: Abbiamo gi depositato una consulenza tecnica che crediamo aiuter a ricostruire questa complicata vicenda – ha commentato l’avvocato modenese Giorgio Setti. Il lascito rimasto inalterato nel tempo e a disposizione dei fedeli. Si tratta di operazioni trasparenti, sono operazioni tracciabili e compiute in buona fede. E sulla creazione del trust aggiunge: “ in continuit con le precedenti operazioni, finalizzata a mantenere il lascito e a garantire il rispetto delle volont della donna scomparsa”.

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23 gennaio 2023 (modifica il 24 gennaio 2023 | 12:30)

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Written by bourbiza mohamed

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