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Il podcast ora si fa social, a Brescia nasce Loud, l’Instagram della voce- Corriere.it


L’idea di Alessandra Faustini nata durante la pandemia: niente filtri, solo contenuti: «Condividi la tua voce e partecipa a conversazioni interessanti»

I mesi di cattività domestica, del proibizionismo governativo e della stramaledetta tinta fai da te sono stati anche i mesi dell’esibizionismo social mitomaniaco, delle stories contro i punti neri, dei diavoli che vestivano Prada con hashtag #adv.


Durante il primo lockdown
, Alessandra Faustini ha notato «un sentimento comune di inadeguatezza» tra molti dei suoi conoscenti «dovuto alla superficialità dell’immagine che governa la maggioranza dei contenuti condivisi in rete». Per alleviare gli effetti collaterali dei social, ha tolto i filtri e lanciato Loud, la prima app italiana di podcasting fluido, senza genere, senza pregiudizi e con molti asterischi (è disponibile su iOs e Android). Classe 1989 bresciana, laurea in Economia e Gestione Aziendale all’Università degli Studi di Brescia, durante il lockdown, incinta della seconda figlia, Alessandra percepisce un vero e proprio disagio sui social tradizionali e ha così ecco l’idea.

Le istruzioni per l’uso sono banali: il profilo si crea con un nickname, una foto e un audio bio, cioè una biografia “parlata”. Poi, si possono registrare e postare i loud, note vocali su un argomento a piacere da intitolare e classificare con gli hashtag più opportuni. Gli altri utenti – i louders – potranno rispondere con un’altra nota vocale, e via così. Tutti possono commentare e contribuire al dibattito in modo diretto: ogni intervento verrà pubblicato in ordine cronologico.

Il sistema di Loud è basato sul voice sharing, un settore che, negli ultimi anni, ha dimostrato di essere sempre più in crescita. «La voce non mente, è credibile: è un mezzo intimo che riconsegna umanità alla comunicazione digitale», dice Faustini. Gli aggiornamenti futuri dell’app permetteranno di ridurre ancora di più il senso di inadeguatezza ormai fin troppo comune e normalizzato sui social. La piattaforma, infatti, verrà dotata di strumenti di audio editing per i louders che vogliono sperimentare con la propria voce.

Per citare alla lettera il comunicato stampa, si tratta di «una piattaforma democratica, che dà importanza ai contenuti creati dal basso in maniera collettiva: dalle singole opinioni nasce la complessità, l’incontro di più voci che genera un coro. Le possibilità di utilizzo sono illimitate, concedendo ai louders di appropriarsi della piattaforma e farla loro, per un’esperienza di utilizzo sempre in evoluzione e molteplice, senza scordarsi l’obiettivo ultimo: quello di creare uno scambio dinamico, fluido e intuitivo di opinioni e esperienze senza il pregiudizio dell’immagine». Il download al link loudsocialapp.com.

28 febbraio 2023 (modifica il 28 febbraio 2023 | 18:05)



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Written by bourbiza mohamed

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