Per evitare di farsi cuocere nella padella di Vladimir Putin, le democrazie occidentali rischiano di cadere nella brace di Recep Tayyip Erdogan. Il presidente turco è stato il mattatore del vertice di Vilnius, dove era stato accolto alla vigilia dei lavori con il malcelato fastidio di molti leader, irritati dai suoi ricatti, dall’ambiguità dei suoi rapporti con Putin, dalla continua violazione dei diritti umani e politici in un Paese che dopo il fallito colpo di Stato del 2015 ha visto la repressione implacabile di ogni opposizione e una purga incessante nelle istituzioni statali.