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Atalanta, squadra stanca e poco aggressiva. Serve un rilancio- Corriere.it


di Gigi Riva

Nerazzurri sconfitti dal Milan, la classifica per resta buona. Contro il Diavolo segnali preoccupanti su condizione fisica e cattiveria agonistica. Ma in primavera le squadre di Gasperini premono sull’acceleratore

un anno di transizione, la classifica pi che buona, Gian Piero Gasperini il migliore degli allenatori possibili, perdere con il Milan ci sta. Bene, a capo.

Sconcerta un po’ il come si perde quando si perde in questa stagione. Per scomodare i classici, quandoque bonus dormitat Homerus, anche il grande Omero talvolta sonnecchia. Salvando le distanze, l’Atalanta come l’autore greco. A Milano, l’altra sera, novanta minuti senza nemmeno un tiro nella porta avversaria, nerazzurri sotto il dominio totale e incontrollato dei rossoneri che potevano vincere di goleada, passo molle, azioni lente, anche un gap atletico imbarazzante tanto pi incomprensibile perch gli altri hanno le coppe e hanno avuto pi calciatori ai Mondiali. Fosse stato baseball, l’incontro sarebbe stato fermato in anticipo per manifesta superiorit. Alla Dea mancata la fame, mancato il furore agonistico: due elementi essenziali in uno sport che si fatto sempre pi muscolare e senza i quali diventa una squadra normale, peggio, una squadra banale. Non che non corra ( a met classifica in serie A per chilometri coperti), ma le capita di tanto in tanto di correre male.

L’ultimo non un episodio isolato. successo lo stesso con il Lecce, andata e ritorno, con la Lazio all’andata, con il Sassuolo anche prima dell’espulsione di Maehle che drog ogni giudizio. E ancora: con lo Spezia prima della fiammata finale che produsse il pareggio, nel primo tempo della campagna poi felice di Bologna… C’ un problema, Atalanta. Anzi un enigma se si considera che Lecce e Milan sono venuti dopo l’impresa di Roma con la Lazio, partita superlativa, sempre in controllo, in questo caso era nostra la manifesta superiorit e contro una big.

vulgata comune che i giovani siano soggetti ad alti e bassi. Fra i titolari ce ne sono, ma accanto a veterani rodati da mille battaglie. Dunque non pu essere la spiegazione alle montagne russe, a un rendimento che, se fosse un grafico, sembrerebbe una tappa alpina del Tour de France. Per consolarci ci si aggrappa al passato, alle squadre di Gasperini che in primavera volano, premono sull’acceleratore e guadagnano posizioni nella volata finale. Ma l’anno scorso fu un’eccezione e fu da febbraio che si scivol indietro, inesorabilmente, con alcune prestazioni impotenti che ricordano tristemente le ultime due.

L’Atalanta non vince tre gare di fila da inizio settembre (Verona, Torino, Monza), salvo un’eccezione ha problemi con le grandi. Eppure ancora l sull’ultimo vagone del treno di testa, segno di un campionato che viaggia come un convoglio locale e ha tante fermate. sesta, sarebbe settima senza la penalizzazione della Juve che chiss se rester. Ha sei punti di vantaggio sul Bologna, per male che finisca questa giornata, con la Roma vincente a Cremona, avrebbe lo stesso distacco dalla Champions League. Tutto ancora possibile, a patto che Omero dopo il letargo invernale, non abbisogni di troppi sonnellini.

28 febbraio 2023 (modifica il 28 febbraio 2023 | 12:19)



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Written by bourbiza mohamed

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