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Cesena, famiglia sfrattata: protesta del vicinato. Appello per un nuovo alloggio ma nessuno si fa avanti


La protesta del vicinato

Per dodici anni hanno vissuto in affitto in una palazzina di via Uberti nel centro di Cesena ma nella mattinata di marted 24 gennaio l’ufficiale giudiziario ha bussato alla porta di casa per comunicare loro il terzo sfratto, quello esecutivo, dopo la decisione del proprietario dell’appartamento di mandarli via. Loro sono marito e moglie, entrambi di origine marocchina e le loro figlie, tre bimbe di sei, otto e dodici anni. Tutti di fatto costretti a fare i conti con un mercato immobiliare che non offre loro alcuna garanzia: pochi immobili in affitto, nessuno di questi sostenibile per le loro condizioni economiche. E allora ad offrire loro un sostegno la comunit cittadina, i vicini di casa, donne, uomini e famiglie che vivono tra le vie Sacchi e Uberti. Quella che arriva da Cesena da una parte la storia drammatica di una famiglia (come tante) dall’altra una bella storia di civismo. Ci siamo attivati subito – spiega Ester Zappata, una delle vicine di casa della coppia e dei bimbi – per aiutarli. Sono qui da molti anni e si sono integrati benissimo in questa cittadina. Anche se purtroppo non possiamo non notare una certa diffidenza per il fatto che sono stranieri. Nella mattinata di oggi in tanti, tra i vicini, hanno protestato pacificamente con un sit in sotto la casa della famiglia con tanto di cartelli.


La contrada del buon vicinato

Siamo un gruppo di cittadini che vivono in quattro strade del centro storico di Cesena, spiega Paolo Ugolini, un altro residente della zona. Siamo una contrada e da 10 anni, dal 2013 organizziamo eventi per promuovere il buon vicinato. E c’ anche un motto a cui i residenti si ispirano: ‘Chi non ha contrada non ha casa’ – spiega Ugolini – Non c’ nessun presidente, non c’ nessun tesoriere, perch ognuno di noi si fa carico di queste mansioni. Abbiamo messo insieme i significati della parola societas – gli atti formali e burocratici – e quelli della parola comunitas – l’auto reciproco. I residenti di Via Uberti, di Via Sacchi e delle vie vicine si sostengono reciprocamente.

Momenti di festa e condivisione

Ci aiutiamo anche con azioni semplici come per portare vestiti, giochi per i bimbi e alimenti – continua Ugolini – in queste strade vivono anche molti stranieri e per 10 anni abbiamo organizzato momenti di festa e condivisione per aiutarli ad integrarsi. La famiglia che stata sfrattata, per esempio era particolarmente integrata. Le loro bimbe hanno stretto rapporti di amicizia fraterna con le bimbe e i bimbi italiani. Loro hanno imparato la lingua italiana, i bambini nati qui ora hanno imparato anche qualche termine arabo. Lo troviamo un ottimo scambio culturale per la loro crescita. Spesso alcuni di noi accompagnavano le figlie di questa coppia a scuola: il padre un muratore e lavora in cantieri spesso lontani da Cesena, quindi si assenta spesso.

Appelli caduti nel vuoto

Qualche tempo fa gli abitanti della contrada hanno deciso di sostenere la famiglia sotto sfratto provando a cercare una soluzione. Nelle ultime settimane abbiamo lanciato appelli su appelli per trovare loro una sistemazione. Ma purtroppo non abbiamo ricevuto risposta, continua Ugolini. Per ora la famiglia si trasferir a Sorrivoli, sulle colline cesenati. Sar ospite della parrocchia, o meglio dagli spazi gestiti dal prete della chiesa del piccolo borgo romagnolo grazie all’impegno del Comune di Cesena che si presa a cuore il caso. Una soluzione dignitosa e momentanea – spiega Carmelina Labruzzo assessore ai Servizi sociali– un tetto e spazi riscaldati e accoglienti. I vicini di casa della famiglia sperano comunque di poter trovare una soluzione alternativa. Le bimbe sono iscritte alle scuole del centro di Cesena – spiega Ester Zappata – e da Sorrivoli potrebbero incontrare non poche difficolt per raggiungere gli istituti. Parliamo di persone che hanno sempre vissuto in centro e che hanno bisogno di restare nella zona in cui si sono integrati. Intanto negli scorsi giorni sono stati proprio i vicini di casa a fare i sopralluoghi nei locali della parrocchia.

Le ragioni dello sfratto

Ma quali sono le ragioni alla base dello sfratto? A spiegarle l’assessora ai Servizi sociali Carmelina Labruzzo. In casi come questo parliamo di morosit incolpevole – l’impossibilit a pagare un affitto a causa della diminuzione del reddito o perch il reddito venuto meno del tutto, ndr – e in questa famiglia l’unica persona che lavora il padre. Purtroppo sono casi sempre pi frequenti, situazioni delicate che tante famiglie stanno affrontando. frustrante fare i conti con la realt – dice Labruzzo – e la realt che mancano appartamenti e case in affitto sul mercato, e ancor pi a prezzi abbordabili. Ovviamente con ripercussioni maggiori per chi ha ridotte capacit economiche. La famiglia sfrattata dall’appartamento di via Uberti seguita dai servizi sociali del Comune di Cesena e ora cerca un affitto a canone calmierato, quindi concordato con il locatore. Ma al momento nessuno si fatto avanti. La verit – spiegano i residenti – e chi ha deciso di sfrattarli si comportato senza alcun rispetto per loro.

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24 gennaio 2023 (modifica il 24 gennaio 2023 | 12:57)

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Written by bourbiza mohamed

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